Chiesa di Santa Maria Assunta.
La chiesa, fondata probabilmente nel 1296, fu ampliata una prima volta nella metà del XVI secolo e consacrata nel 1683.
Il successivo ampliamento è documentato dalla scolpita sulla base del campanile (1543)
Volumi consultati:
Santa Maria in Selva Locarno - La chiesa e gli affreschi di Santa Maria in Selva a Locarno - Edizioni Pedrazzini Locarno - 1984
I monumenti artistici del Medio Evo nel Cantone Ticino - Johann Rudolf Rahn - 1976
Guida d'Arte della Svizzera Italiana -Bernhard Anderes - Società Ticinese per la conservazione delle bellezze naturali ed artistiche - 1980
Santi - Dizionari dell'Arte - Electa - 2002
Mappa.
1)
Facciata est. (Per gentile concessione della Pedrazzini Tipografia-Offset Locarno)
2)
Facciata sud vista da est, in fondo l'antico ossario, successivamente fonte battesimale.
3)
Facciata sud, vista da ovest.
4)
5)
Affreschi facciata sud.
6)
L'arcangelo Michele (Seconda metà XIV secolo)
7)
8)
9)
San Quirico giovinetto (?) - San Vittore (?)
(Probabile XV secolo)
10)
11)
12)
Portico ovest, edificato nel 1665.
13)
Il portico è murato a mezza altezza su due lati.
14)
Facciata ovest, da sinistra:
Portale barocco - Antica porta murata - Affresco San Cristoforo.
15)
Di solito le immagini di San Cristoforo erano dipinte in dimensioni ragguardevoli fuori dalle chiese (ma anche all'interno)
affinchè fosse così possibile invocare il santo anche soltanto vedendolo da lontano (o senza entrare in chiesa).
San Cristoforo aiutava i bisognosi ad attraversare un fiume e quando portò un bimbo che si rivelò essere Gesù si convertì al cristianesimo.
Il suo nome significa "Portatore di Cristo".
16)
San Cristoforo e i committenti (Inizio XIV secolo) - La figura è alta mt. 4,65, a significare la sua gigantesca statura.
Il santo indossa un ampio manto rosso orlato con un bordo a rosette di perle e il collare di ermellino, porta sul capo una corona
ornata di pietre preziose, con la mano destra tiene il bastone fiorito, sulla spalla sinistra siede il Bambino benedicente con la mano
destra, la mano sinistra di Gesù regge un cartiglio con l'iscrizione CRIST- O VISO - FORI M-ANUS E (st inimica dolori).
CRISTO VISA FORI MANUS EST INIMICA DOLORI "La vista della mano di Cristoforo contrasta (è nemica) il dolore"
L'immagine di San Cristoforo è associata alla protezione da una morte improvvisa, accidentale; a San Cristoforo si riconosce
anche più estesamente una tutela in genere dal dolore, dalla sofferenza, riassunta in questa espressione latina.
17)
I committenti.
18-19)
L'uomo indossa un manto rosso foderato di vaio (scoiattolo siberiano) un fiore nella mano sinistra.
0 20-21)
La donna una veste bipartita di rosso e d'azzurro con ornamento di perle, sul capo una coroncina di fiori.
22)
Lunetta sopra la porta murata (Seconda metà XIV secolo)
23)
Da quello che rimane si può desumere vi erano rappresentate tre figure.
24)
Cornice decorata a finto mosaico, nell'angolo in alto a destra lo stemma degli Orelli, l'aquila bipartita di rosso e di bianco.
25)
26)
Interno, vista verso l'altare maggiore.
27)
28)
Interno, vista verso la controfacciata.
29)
Navata, parete sud.
30)
Storie della vita di Gesù, affreschi di scuola giottesca attribuiti a Giovanni Baronzio (?) (1350)
31)
1 2 3 4 5 6
1) Natività.
2) Adorazione dei Magi.
3) Presentazione di Gesù al tempio.
4) Battesimo di Gesù nel Giordano.
5) Entrata in Gerusalemme.
6) Ultima cena.
Natività.
32-33
Rimangono solamente la testa e le mani della Vergine sotto il tetto di paglia della capanna.
Adorazione dei Magi.
34)
La scena è rappresentatan sotto la stessa capanna di paglia della Natività.
35)
La Vergine porge il Bambino all'adorazione dei tre Magi.
L'anziano re in ginocchio indossa un ampio manto di porpora, quello al centro una veste verde e un manto giallo con il braccio
destro alzato indica la stella, il re a destra indossa un manto verde orlato di giallo sopra la veste rossa e con gesto della mano
indica la cometa.
36)
37-38)
39)
Presentazione di Gesù al tempio. Battesino di Gesù nel Giordano.
Presentazione di Gesù al tempio.
40)
La scena si svolge sotto un elegante tempietto rosa e bianco.
41)
Giuseppe con le due colombe in mano, la Madonna porge il Bambino al vecchio sacerdote, la profetessa Anna osserva la scena.
42)
Giuseppe tiene due colombe nella mano, la Madonna porge il Bambino al vecchio sacerdote.
43)
44)
Il Bambino sembra leggermente spaventato.
Battesimo di Gesù nel Giordano.
45)
46)
Gesù Il Battista
Entrata in Gerusalemme.
47)
48)
Seguito dagli Apostoli Gesù entra in Gerusalemme sull'asina e benedice la folla che lo attende alle porte della città.
49)
50)
Apostoli al seguito del Messia. La folla attende il Messia alle porte della città.
Bella la figura del ragazzo sull'albero (scomparso) che taglia i rami.
Ultima cena.
51)
La scena, rappresentata sulla controfacciata di fianco al portone d'ingresso.
52)
La mano destra di Gesù indica il traditore.
53)
Sulla tavola abbondantemente imbandita trovano posto: pani tondi, taglieri, bicchieri di vino rosso, un mazzetto di erbe odorose,
una scodella con il cucchiaio di legno posato sul bordo, una ciocca di ciliege, una saliera coronata da un galletto e al centro
l'agnello rituale nel grande vassoio.
54)
Particolari degli apostoli.
55)
56)
Sulla tavola abbondantemente imbandita trovano posto: pani tondi segnati con una crocetta, una ciocca di ciliege, una ciocca
di ciliege, una saliera con il coperchio a forma di galletto, una bottiglia e un bicchiere di vino rosso, un mazzetto di erbe odorose,
una ciotola con il cucchiaio di legno posato sul bordo, l'agnello rituale nella grande ciotola al centro della tavola.
La mano destra del Messia indica Giuda il traditore che poggia la mano destra sul bordo della grande ciotola, nella sinistra stringe
il sacchetto con i trenta denari.
Presbiterio, parete sud.
57)
Epifania - Adorazione dei Re Magi.
58)
Da sinistra:
- La Vergine, San Giuseppe e il Bambino.
- Melchiorre il più anziano offre l'oro "regalità"
- Gaspare il più giovane offre l'incenso "divinità"
- Baldassare offre la mirra "umanità"
59)
La Madonna, San Giuseppe e il Bambino.
60)
Melchiorre offre l'oro: "Regalità" Gaspare offre l'incenso: "Divinità" Baldassare offre la mirra: "Umanità"
Navata, medaglioni della volta eseguiti dal pittore Maino (1915) 61-62-63
64)
La scuola e municipio, anticamente casa di tale Giovanni Gada donata al comune.
65)
Commemorazione del donatore Giovanni Gada, affresco (1644)
66)
San Giovanni Evangelista La Madonna col Bambino San Carlo Borromeo
67)
Sulla lunga iscrizione in latino il benefattore Giovanni Gada dice di essere stato prefetto dell'arte cementizia alla corte di Vienna.
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