Chiesa di Zenone anche San Zeno.
Zeno originario dell'Africa visse nel IV secolo. Fondò la sua prima chiesa a Verona, di cui fu vescovo dal 362 fino alla sua morte nel 372.
I suoi attributi sono uno o due pesci e l'occorrente poer la pesca perché fu definito da Gregorio Magno Pescatore di anime.
Santo protettore dei pescatori era anche invocato perf far parlare e camminare i bambini piccloi e contro le inondazioni.
Della chiesa di Salorino si hanno notizie dal XIV secolo.
All'attuale edificio costruito nel secolo XVII venne aggiunto il coro nella metà del secolo successivo (XVIII) e il portico negli anni 1760-1766.
Importanti restauri eseguiti nel 1967 e 2001.
Pianta della chiesa per gentile concessione del segretario del Consiglio Parrocchiale e elaborata in base alle fotografie.
Testi consultati:
- Santi - I Dizionari dell'Arte - Electa - 2002.
- Chiesa di San Zenone - Luigi Del Bosco (2007)
- Sito web Parrocchia di Salorino
- Sito Wikipedia
Mappa 1
A) Chiesa di San Zenone.
B) Oratorio di San Rocco.
C) Affresco "Trinità".
Mappa 2
A) Chiesa di San Zenone.
1)
Vista da S-E
2)
Vista da S-E
3-4)
La cappelletta all'inizio della salita che conduce alla chiesa.
5-6)
Madonna col Bambino.
7)
La bella scalinata di accesso arrivando dal paese.
8-9)
Balaustra in alto alla scalinata.
10)
Vista da ovest.
11)
12)
Due obelischi (?) delimitano l'accesso al sagrato.
13-14)
Due obelischi (?) delimitano l'accesso al sagrato.
15)
Antico cimitero. Antico ossario, oggi Cappella di S. Antonio. Portico.
16)
Facciata ovest, cinque arcate, sei colonne; alle estremità pilastri quadrati.
A sinistra del portico l'antico ossario, oggi Cappella di S. Antonio.
17)
Arcata centrale con il portale d'ingresso alla chiesa.
18)
Montanti e architrave di serizzo.
19)
La scritta sopra il portale dice:
HAS «O Zeno (San Zeno) proteggi queste dimore conscrate a te
TIBI SACRATES AEDES O ZENO TUERE e difendi dal nemico, conservandola intatta, la fede del popolo»
ET POPULI
INCOLUMEN PROTEGE AD HOSTE FIDEN
20)
Porta laterale sinistra, montanti e architrave di serizzo.
21-22)
Portico, sul fondo l'antico ossario eretto negli anni 1765-1768, oggi Cappella di S. Antonio di Padova.
23)
24)
Decoro superiore.
25-26)
Decoro a sinistra della finestra. Decoro a destra della finestra.
27-28)
29)
Statua di S. Antonio di Padova.
30)
Antico ossario, oggi Cappella di S. Antonio di Padova.
31)
Cornice di marmo e antica grata di ferro battuto.
32)
33-34)
La scritta dice: BENEFACIT «L'uomo misericordioso fa del bene (giova) alla sua anima»
ANIMÆ SUÆ
VIR
MISERICORS
Interno.
35)
Cappella Madonna del Rosario. Vista verso il presbiterio. Cappella del Crocifisso.
36)
Vista verso il presbiterio.
37)
Cappella del Crocifisso. Vista verso la controfacciata. Cappella Madonna del Rosario.
38)
Vista verso la controfacciata.
39)
Controfacciata.
Bussola, acquasantiere e quadretti con la Via Crucis.
40)
Organo.
41)
Organo.
42-43)
LAUDATE DOMINUM IN CHORDIS ET ORGANO CANTATE DOMINO CANTICUM NOVUM QUIA MIRBILIA FECIT
«Lodate Dio con i cori (con le voci umane) e con l'organo» «Cantate al Signore un canto nuovo, perchè ha fatto meraviglie»
44)
Acquasantiera, marmo di Arzo.
Navata, parete sinistra.
45)
Cappella Madonna del Rosario. Statua di San Zenone.
Battistero.
46)
47)
Particolare della foto 46.
Lapide commemorativa anniversario consacrazione della chiesa.
«Il giorno 26 settembre, anniversario della consacrazione di questo tempio, che
Giovanni Fraschina frate dell'ordine minore dei Cappuccini francescani, arcivescovo di Corinto, edificò. 1819
48)
Calotta: battesimo di Gesù nel fiume Giordano.
Fonte battesimale: marmo di Arzo, legno di noce intarsiato.
49)
Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, anonimo.
50)
51)
La scritta sulla banderuola dice: ECCE AGNUS DEI
52)
Alzata: legno di noce intarsiato. anonimo (XVIII secolo).
Fonte battesimale: marmo di Arzo, legno di noce intarsiato.
53)
Legno di noce intarsiato, anonimo (XVIII secolo).
54)
Lapide commemorativa a ricordo del benefattore Abbondio Capello.
ABBONDIO CAPELLO
... nomina herede
la V.da compagnia del SS. Sacramento
della Chiesa di S.to Zenone
con riserve:
che la V. compagnia debba
eligere una Cappellania
con peso di far celebrare
ogni giorno in perpetuo
in detta chiesa
una Messa per la salute
Dell'anima sua ...
Test.to 22.3.1658
Cappella Madonna del Rosario.
55)
Balaustra in marmo di Arzo.
Ai lati della nicchia con la statua della Vergine tondi con i misteri del Rosario, totalmente scomparsi.
56-57)
Madonna del Rosario, terracotta dipinta, anonimo (1626).
58)
La Madonna porge la corona del rosario, con il braccio sinistro sostiene il Bambino benedicente.
Nella mano del Bambino il globo sormontato dalla croce.
59)
Tabernacolo.
60)
Parete sinistra.
61-62)
Fuga in Egitto, affresco (1776) - Attribuito a Angelo Pozzi, Castel San Pietro (1741-1793)
63)
Parete destra.
64-65)
Adorazione dei Magi, affresco (1776) - Attribuito a Angelo Pozzi, Castel San Pietro (1741-1793)
Soffitto a volta.
66)
67)
Presentazione al Tempio. Incoronazione della Vergine. Nascita della Vergine.
68-69-70)
Presentazione al Tempio. Incoronazione della Vergine. Nascita della Vergine.
71-72-73)
Presentazione al Tempio. Incoronazione della Vergine. Nascita della Vergine.
74)
Presentazione al Tempio, anonimo (1625.)
75)
Incoronazione della Vergine, anonimo (1625).
76)
Nascita della Vergione, anonimo (1625).
77)
Nicchia con la statua di San Zenone.
78)
La finta finestra riccamente ornata sovrasta la statua del Santo patrono.
79)
San Zenone, statua lignea in stile barooco, dipinta e dorata.
Il Santo in atto benedicente porta il copricapo vescovile mitria, regge il pastorale e nella mano sinistra tiene un libro.
80)
Lapide a sinistra della statua di San Zenone, la scritta dice:
D . O. M.
BERNARDUS CÆPELLU
SALO SUMTIB.(?) SUIS
HAC SACTIS. ROSARII
VIRG . STATUA . ERICI
CURAVIT . ILLIQ . CETU
NUMOS . AUREOS . AD
DIXIT . UT . SIGULA
HEBDOMADA . ILLORU
FRUCTU . MISSA . HOC
IN . SACELLO CELEBRETUR
AN: DO 1626
Navata, parete destra.
81)
Ovato con San Giuseppe. Cappella del Crocifisso.
82)
83)
Confessionale, legno di noce.
84)
Sant'Orsola, pregevole busto di terracotta (cm.50x43x22), anonimo (XVIII secolo).
85)
Cappella del Crocifisso.
86)
Balaustra in marmo di Arzo.
Altare di stucco, due colonne e timpano spezzato, sul timpano putti alati.
L'antica pala d'altare è scomparsa.
87)
88)
89-90-91)
Parete sinistra. Santa Lucia. O.P.N. Ora Pro Nobis Anonimo (XVIII secolo)
92-93)
Sul timpano spezzato putto alato.
94-95-96)
Parete destra. Santa Caterina O.P.N. Ora Pro Nobis Anonimo (XVIII secolo)
97)
Sul timpano spezzato due putti alati.
Soffitto a volta.
98)
Affreschi decorativi, fratelliGiuseppe e Grandonio Brenni (1776).
99)
Putto con stendardo e ramo di palma.
100)
Porta verso la casa parrocchiale.
101)
San Giuseppe con il Bambino, affresco, Silvio Gilardi (1916)
102-103)
La scritta sulla circonferenza dice:
IN ECCLESIA POSITAM ET RECITANTIBUS PATER INDUGENTIA IOO DIERUM SEMEL IN DIE OSCULANTIBUS CRUCEM HANCH
«Viene concessa un'indulgenza di 100 giorni ("100 dierum") a coloro che pregano e baciano ("osculanti bus") almeno una volta ("semel") una croce
posta nella chiesa. ("crucem hanc" dovrebbe essere legato a "in ecclesia positam" e l'espressione significa: questa croce collocata nella chiesa)
La scritta (in senso orario dal basso) tra i bracci della croce dice: VIVIT REGNAT IMPERAT MCMI
«Vive, regna, impera» (Più liberamente Vive. è re, è imperatore)
La scritta sui bracci della croce dice: IE «Gesù Cristo, Dio e uomo»
SUS (È però più chiara la seguente traduzione libera: Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo)
CHRISTUS DEUS
HO
MO
Soffitto a botte della navata.
Affreschi di Francesco Gaggini (1683-1768) e Francesco Calvi. 104-105-106)
Angeli musicanti. Gloria di San Zenone. Angeli musicanti.
Lato presbiterio.
107)
108)
109)
Lato controfacciata.
Dall'alto verso il basso.
- Terza campata: Angeli musicanti.
- Seconda campata: Gloria di San Zenone.
- Prima campata: Angeli musicanti.
Soffitto a botte della navata.
110)
Dall'alto verso il basso.
- Terza campata: Angeli musicanti.
- Seconda campata: Gloria di San Zenone.
- Prima campata: Angeli musicanti.
Prima campata.
111)
Putto alato con libro. Il medaglione è in parte nascosto dall'organo Putto con pastorale.
112)
Medaglione, angeli musicanti con liuti e tromba.
113-114)
Putto alato con libro. üutto con pastorale.
Seconda campata. (Guardando verso il presbiterio)
115)
Medaglione, Gloria di San Zenone
116-117)
Gloria di San Zenone circondato da angeli festanti.
118-119)
Putto alato con corona e mazzo di fiori. Putto con ramo di palma e vegetali.
Terza campata. (Guardando verso il presbiterio)
120)
Medaglione, angeli musicanti.
121)
Angeli musicanti con liuto, violoncello, tromba e flauti.
122-123)
Putto alato, regge gli attributi del santo patrono, la canna da pesca e un pesce. Putto con mitria vescovile.
124)
Presbiterio.
125)
Balaustra, marmo di Arzo (XVII secolo).
126)
Arco trionfale.
127)
Particolare foto 126, testina di putto alato.
Intradosso arco trionfale.
128)
Putti alati con simboli della Passione, affreschi di Francesco Gaggini (1683-1768) e Francesco Calvi.
129-130-131-132)
Flagello. Lancia. Spugna. Panno Veronica.
133-134-135-136)
Flagello. Lancia di Ongino. Spugna imbevuta di fiele. Panno della Veronica.
Parete sinistra.
137)
138)
Edicola di San Fermo Martire, portina di legno dipinta con l'immagine del Santo, Giovanni Battista Brenni, Salorino (1657)
Ornati e angeli con la palma del martirio, stucco parzialmente dorato.
139)
San Fermo Martire, ridipinto da Silvio Gilardi nel 1916.
140)
Particolare della foto 137, sulla portina R S
141)
Parete destra.
142)
143)
Edicola di San Pancrazio Martire, portina di legno dipinta con l'immagine del Santo, Giovanni Battista Brenni, Salorino (1657)
Ornati e angeli con corona e palma del martirio, stucco parzialmente dorato.
144)
San Pancrazio Martire, ridipinto da Silvio Gilardi nel 1916.
Soffitto a botte del presbiterio.
145)
Al centro l'Eterno Padre, agli angoli i quattro Evangelisti, affresco, anonimo (XVII secolo) - Cornici di stucco (XVII secolo)
146)
Dall'alto. Putto alato con libro
Eterno Padre
Putto alato con banderuola
Putto alato con libro.
Eterno Padre 147)
Putto alato con banderuola.
148)
La scritta sul libro dice: LÆTAMIN ET EXUL... «Siano lieti (si rallegrino) in Dio ed esultino in te i giusti»
IN TE
DOMINO IUSTI
149)
Eterno Padre, due angeli e testine alate.
150)
La scritta sulla banderuola dice: ALLELUIA ALLEL...
151)
< Navata. Parete sinistra. Coro >
152)
Evangelista Luca, simbolo il bue. Testine alate. Evangelista Matteo, simbolo l'angelo.
153)
Evangelista Luca, simbolo il bue.
154)
Evangelista Matteo, simbolo l'angelo.
155)
< Coro. Parete destra. Navata >
156)
Evangelista Marco, simbolo il leone. Testina alata Evangelista Giovanni, simbolo l'aquila.
157)
Evangelista Marco, simbolo il leone.
158)
Evangelista Giovanni, simbolo l'aquila.
159-160)
Altare, stucchi di Carlo Franchini, Mendrisio, pitture e intagli di Giuseppe Brenni, Salorino.
161)
Angeli di stile neoclassico reggono una corona, stucco parzialmente dorato, anonimo (1790).
162-163)
Paliotto, marmo policromo, Domenico Gamba (1787). Tabernacolo.
Faccia posteriore dell'altare. 164-165)
Acquasantiera. Vano per gli Oli Santi.
166-167)
Acquasantiera. Sopra la portina si leggesi legge:
S «Olio per gli ammalati»
OLEUM
INFIRMORUM
Intradosso arco tra presbiterio e coro.
168)
Putti alati con simboli della Passione, affreschi di Francesco Gaggini (1683-1768) e Francesco Calvi.
169-170-171-172)
Tunica. Croce. Scala. Colonna.
173-174-175-176)
Tunica Croce Scala Colonna
Soffitto del coro, zona a botte. Lato presbiterio.
177)
Vela sinistra, S.Ambrogio. (?) Vela destra, S.Agostino.
178)
Nella mano destra corona di vegetali e fiori, nella sinistra il faretto incassato nella volta.
179-180)
Vela sinistra. S.Ambrogio.
181-182)
Vela destra. S. Agostino.
Calotta del coro.
Intradosso arco e spicchi delle vele, ignoto (XVIII secolo).
Personaggi, ridipinti da Silvio Gilardi nel 1916.
183)
San Geronimo. Profeta Daniele. San Gregorio.
184-185-186)
San Geronimo. Profeta Daniele. San Gregorio.
187)
San Geronimo.
188)
Profeta Daniele.
189)
San Gregorio Magno.
190-191)
020
Madonna Addolorata, olio su tela
192-193
Eucarestia. HOC EST CORPUS MEUM - Questo è il mio corpo.
Sagrestia.
194)
195-196)
197)
Adorazione dei pastori, olio su tela (cm.108x85), anonimo (XVII secolo)
Locale casa parrocchiale.
198)
199-200)
Caduta da un dirupo di San Nicolao, olio su tela. (cm.58,5x45), anonimo (XIX secolo)
Ex voto, provenienza Oratorio di San Rocco.
201)
Madonna col Bambino e San Rocco, olio su tela (cm.48x37) Antonio Rinaldi, Tremona (1816-1875).
Provenienza: Oratorio di San Rocco.
202-203)
Angolo a sinistra, 15 agosto Angolo a destra,1862
204)
La scritta sul retro dice:
Nel mese (?) di Agosto dell'anno 1860 Brenni Clotilde di anni cinque figlia di Marco ed Orsolina Brenni
cadeva da un grande precipizio sopra sassi e ........ senza portare nessuna conseguenza al corpo. Solo per il grave colpo restando tramortita
di lì a poco rinveniva senza alcuna traccia di male. A memoria di un fatto i parenti della figlia ringraziando la Santissima Vergine e San Rocco per
l'interposizione (?) (?) questo quadro.
Anta di armadio.
205)
Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina.
206)
Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina.
207)
Tondi con i Misteri del Rosario.
208)
Madonna del Rosario.
209)
San Domenico. Santa Caterina.
Antico cimitero.
210)
211)
212-213-214)
215)
Muro ovest.
216)
Muro nord.
217)
Muro est.
218)
Muro sud.
Particolari del muro ovest.
219-220)
Grata a sinistra del cancello. Fessura e bussola per le offerte.
221-222)
Grata a sinistra del cancello. Fessura e bussola per le offerte.
223-224)
Muro ovest. Muro nord.
225-226)
Muro est. Muro sud.
227)
Colonna commemorativa Anno Santo.
Mappa 1
A) Chiesa di San Zenone.
B) Oratorio di San Rocco.
C) Affresco "Trinità".
Affresco sull'edificio in Via San Rocco 17a nel nucleo di Salorino (C nella mappa).
228)
229)
Trinità, affresco, ignoto.
230)
231)
232)
233)